18 dicembre 2017

AGRITURISMO OGGI

Non tutti lo sanno, ma l’agriturismo è un’attività intimamente legata all’attività agricola, che nasce proprio come possibilità di complemento ai redditi da coltivazione e/o allevamento che devono sempre rimanere le principali entrate dell’azienda. Forse all’atto pratico non sembra così?

 

L’ultimo rilevamento annuale dell’ISTAT fotografa una situazione con 22.661 aziende nel 2016 (+ 1,9% rispetto all’anno precedente). Nell’ultimo decennio, vi è uno spostamento dei servizi offerti, con il numero di strutture che propongono alloggio e ristorazione in calo ma con l’aumento di spazi per campeggio, attività equestri e degustazioni. Proprio su quest’ultima voce, vorremmo porre l’accento, anche perché la Legge di Stabilità, ancora da approvare alla Camera, dà il via libera alla nascita dell’enoturismo con sgravi fiscali per le degustazioni. Un importante tassello per la nostra vitivinicoltura che deve dotarsi di sicuri strumenti di integrazione alla sola produzione. L’aumento di tale proposta in Piemonte, sempre nel periodo 2005-2016 è del 12%, con le altre attività complementari all’agricoltura oscillanti tra il +4 e il +5% (rapporto ISMEA 2017).

Dato confortante, anche a livello nazionale, dove l’Italia è prima davanti a Francia e Germania per fatturato, sempre per le attività che abbiamo definito secondarie alla produzione di beni agricoli. Sicuramente una strada giusta che deve essere supportata da adeguata attività promozionale e di comunicazione. Basti pensare alla connessione alla rete (siti, social media,…) che fatica ad affermarsi, se non nelle aziende più strutturate, di maggiori dimensioni. L’elevata età media dei nostri agricoltori rimane sempre uno dei fattori limitanti, particolarmente sentita in quest’ambito dove l’attenzione alle nuove tecnologie richiede tempi di adattamento brevissimi.

Tra le note limitanti, da rilevare ancora che, troppe volte, l’attività agrituristica rimane strettamente subordinata dalla legislazione  regionale. L’articolo 11 della  Legge Quadro 20 febbraio 2006, n. 96, che disciplina il settore, prevede l’attuazione di una programmazione triennale che diventa indispensabile anche per aprirci ulteriormente ai turisti stranieri che rappresentano un sicuro potenziale di crescita.

 

 

 

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