26 gennaio 2018

L'ATTIVITA' DEI GAL

I GAL, ovvero i Gruppi di Azione Locale, sono nati una ventina di anni fa quale partnership pubblico-privato prevista per l'attuazione dei programmi comunitari “Leader”, acronimo di “Liaison entre actions de développement de l’économie rurale”, cioè collegamento tra azioni volte allo sviluppo delle economie rurali. Questi programmi, in pratica, operano per il rilancio delle zone più fragili e marginali, in particolare delle piccole e medie imprese del settore agricolo, portando lavoro nei comuni di montagna e collinari.

Che cos’è il GAL

Il GAL è una società consortile a responsabilità limitata, composta da una componente pubblica (Comuni, Unioni Montane, etc.) e da una componente privata (organizzazioni professionali, associazioni di categoria, consorzi, fondazioni, etc.), allo scopo di favorire lo sviluppo locale di un'area rurale.

Si tratta di un partenariato che si assume la responsabilità di promuovere interessi collettivi e attuare misure di intervento locale, facendo dialogare tra loro le diverse parti attive sul territorio, decidendo e assegnando ai beneficiari i finanziamenti del programma, coordinando e monitorando lo svolgimento delle attività.

Il coinvolgimento del tessuto economico e sociale diventa cruciale nella definizione delle nuove strategie, che si concretizzano attraverso la stesura di un Piano di Azione Locale (PAL) e di Piani di sviluppo Locali (PSL). Il tutto attingendo e gestendo i contributi messi a disposizione dell’Unione Europea (fondi Leader) attraverso la pubblicazione di bandi a favore di imprese e altri enti pubblici e privati.

In altre parole, i GAL rappresentano soggetti intermediari tra la Regione e l’UE, in grado di far emergere dal basso i bisogni delle popolazioni e dei soggetti pubblici e privati che operano in una determinata area, favorendone la coesione e offrendo risposte concrete per facilitare uno sviluppo condiviso e sostenibile.

I GAL in Piemonte

I GAL negli anni hanno dimostrato che le società miste del territorio a partecipazione pubblica e privata, controllate dal pubblico, possono funzionare. Solo in Piemonte, nel periodo dal 2007 al 2013, i GAL hanno distribuito 52 milioni di euro per 1.548 progetti.

Con la D.D. 2987 del 27 ottobre 2016 la Regione Piemonte ha approvato i Programmi di Sviluppo Locale dei 14 Gruppi di Azione Locale piemontesi: sono stati messi a disposizione 66milioni di euro per gli investimenti in tre anni.

Per accedere ai finanziamenti, i GAL dovevano presentare dei PSL con un Il programma di intervento incentrato al massimo su tre ambiti tra cui:

- lo sviluppo e l’innovazione delle filiere;

- il turismo sostenibile;

- la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico diffuso;

-  l’accesso ai servizi pubblici essenziali.

Sviluppo ed innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali

Nel mese di maggio 2017 sono stati pubblicati i primi bandi dedicati allo sviluppo ed innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali attraverso forme di aggregazione degli operatori economici in programmi integrati di filiera (PIF) e in programmi integrati di rete territoriale (PIRT).

I PIF sono progetti che aggregano gli attori di una filiera agroalimentare o forestale (agricoltori, imprese di trasformazione, commercializzazione ecc.) per affrontare i problemi della filiera stessa e per migliorare le relazioni di mercato. Le Reti territoriali, invece, sono forme di cooperazione, sia orizzontale che verticale, tra più soggetti (microimprese, imprese agricole, enti locali, associazioni) operanti nei diversi settori dell’economia rurale, finalizzate a superare gli svantaggi della frammentazione e della piccola dimensione delle imprese presenti nei territori GAL.

Per essere attuati i programmi di filiera/rete devono possedere i seguenti requisiti:

- presentazione in forma associata da parte di un minimo di tre soggetti, di cui almeno due beneficiari;

- sottoscrizione da tutti i partner (beneficiari e non) di un accordo scritto che vincola gli stessi partecipanti alla realizzazione degli interventi previsti dal PIF/PIRT, contiene gli obblighi e gli impegni reciproci delle parti al fine del raggiungimento degli obiettivi prefissati nell’accordo stesso. L’accordo dovrà avere una durata minima di tre anni dalla chiusura degli interventi.

Possono essere beneficiari le aziende agricole, forestali, imprese di trasformazione e distribuzione, micro e piccole imprese non agricole, imprese turistiche, enti locali etc.

Servizi per il territorio

Il bando che sostiene l’avvio e lo sviluppo di nuove attività extra-agricole (Misura 6 - operazione 6.4.1) si inserisce a pieno nell’ambito del terzo obiettivo dell’Unione Europea volto a “realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro”.

A seconda dei GAL e dei rispettivi PSL, sono sovvenzionabili l’avvio delle seguenti attività imprenditoriali:

- attività nell’ambito del turismo rurale, in connessione con le specificità locali, comprese le attività di accoglienza, la fornitura di servizi al turismo anche di carattere culturale, la ristorazione, le attività ludico sportive;

- attività connesse ai diversi comparti dell’economia rurale;

- fornitura di servizi sociali quali le attività per assistenza all’infanzia, agli anziani, ai disabili;

- fornitura di servizi per tutte le attività economiche (compresa l’agricoltura e le attività forestali);

- attività ad elevato contenuto tecnologico e/o informatico (es. tecnologie per l’informazione e la comunicazione, bioedilizia);

- e-commerce, attività in campo elettronico e informatico.

Per favorire il tasso di successo e di radicamento delle nuove imprese, gli aspiranti imprenditori, che devono redigere un Business Plan e un Piano Azienda, sono supportati dai GAL per il trasferimento di competenze e di buone prassi innovative.

Il premio erogato è definito dai GAL entro il limite massimo di 35.000 euro con la maggiorazione di 10.000 euro per le zone montane. Il beneficiario deve impegnarsi a proseguire l'attività prevista dal Piano Aziendale per almeno 36 sei mesi dal saldo, pena la restituzione integrale del premio.

Turismo e promozione del territorio

I bandi legati all’operazione 7.5 del PSR toccano il tema del turismo, sviluppato mediante piani integrati di intervento basati sulle peculiarità attrattive e sulle potenzialità di sviluppo individuate nella fase di analisi e di animazione sul territorio.

Seguendo linee di sviluppo di turismo sostenibile, nelle aree GAL si punta principalmente:

- sullo sviluppo del turismo outdoor, attraverso il completamento e l’integrazione di itinerari escursionistici;

- sul completamento e integrazione di itinerari tematici e culturali già esistenti, anche rivolti a specifici target;

- sulla realizzazione di infrastrutture turistico-ricreative.

Gli interventi sono finalizzati prioritariamente ad integrare ed a mettere a sistema le iniziative già esistenti. In tale ambito, a titolo esemplificativo, i GAL possono sostenere interventi a favore di piccole e microimprese, e favorire la costituzione di reti per la costruzione, la gestione e la promozione dei prodotti turistici.

Nello specifico la sottomisura 7.5 sostiene investimenti di miglioramento delle infrastrutture turistiche e ricreative su piccola scala e il potenziamento della relativa informazione turistica, da attuare in forma coordinata a livello locale e regionale al fine di contribuire a diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica, conservare il paesaggio, promuovere le tipicità locali attraverso il contatto diretto con i turisti e favorire la creazione di opportunità occupazionali nelle zone rurali.

LINK: Psr Piemonte, Misura 19 - Sostegno allo sviluppo LEADER

http://www.regione.piemonte.it/cgi-bin/agri/leggi/pub/bando.cgi?id=286&

LINK: I 14 PSL dei GAL piemontesi

http://www.regione.piemonte.it/montagna/montagna/rurale/psr2014-2020_GAL.htm

LINK: Mappa dei GAL in Piemonte

http://www.regione.piemonte.it/agri/psr2014_20/dwd/Agricoltura90_MappaGAL.pdf

LINK: Regione Piemonte, D.D. 2987 del 27 ottobre 2016 “Approvazione dei Programmi di Sviluppo Locale ammessi a finanziamento”.

http://www.regione.piemonte.it/montagna/montagna/rurale/dwd/2016/DD_2987_del_27OTT2016.pdf

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