17 giugno 2018

DANNI E PREVENZIONE

Dalla rassegna stampa della settimana che si sta concludendo due notizie che testimoniano del rapporto tra l’uomo, nello specifico l’agricoltore, e la natura. A ricordare quali siano, nonostante il continuo progredire della tecnologia, i nostri limiti, strutturali, economici e, potremmo dire, antropici. In entrambi i casi si parla di clima, meteorologia, danni, in parte inevitabili da un lato e prevenzione dall’altro.

Temporali, rovesci, alternarsi di temperature fresche e alte, stanno caratterizzando questa primavera con l’aggiunta di alcune grandinate come quella che, martedì scorso, ha colpito la zona di Busca, Caraglio e del Monregalese. Il danno per la frutticoltura è del 20 – 30%, tenendo poi conto che in alcune zone le reti antigrandine non hanno retto e quindi vi sarà un ulteriore fattore di spesa per la sostituzione. La situazione non è migliore per i cereali con perdite che per il frumento che arrivano anche al 40% e il mais che dovrà, in alcune situazioni, essere riseminato. Sul fronte viticolo, la situazione non prevede criticità, ad oggi, ma l’augurio è che le temperature si innalzino per recuperare il ritardo vegetativo, scongiurare problemi fisiologici e fitopatologici che continuando le piogge potrebbero evidenziarsi.

Verte proprio sulle malattie vegetali la seconda informazione che ha attratto la nostra attenzione. Un progetto attuato dal comune di Santo Stefano Belbo, in collaborazione con le associazioni di categoria, Confagricoltura in primis, nato per razionalizzare al massimo i trattamenti. Si tratta di un sistema di rilevamento di dati sull’andamento climatico su tutto il territorio comunale attraverso una rete di apparecchiature specifiche.  Così si potranno monitorare le condizioni critiche, atte allo sviluppo di alcune patologie dei vigneti e trattare nel momento adatto. Questo comporta un collegamento internet cui l’agricoltore potrà essere collegato sia dal pc che da smartphone o tablet con apposite app.

I risparmi economici e i vantaggi ambientali sono ovvii e rientrano appieno in un’ottica di agricoltura ragionata. I sistemi di misurazione e acquisizione parametri non sono una novità, rilevante semmai il coinvolgimento del Comune e l’impegno dell’Amministrazione per i prossimi 8 anni. Un’azione degna di nota dove apprezziamo la sinergia tra pubblico e privato. Con la speranza che la risposta istituzionale sia forte anche nel caso, citato in primo, e che ai danni del maltempo non si aggiungano quelli delle lungaggini amministrative per i rimborsi, laddove contemplati.

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